|
Menu |
|
|
|
|
Comunicato stampa: l'A.C. Maliseti risponde a Giovanni Padula
|
La società replica allo "sfogo" dell'ex-allenatore degli Allievi Regionali, pubblicato sul giornale "Calciopiù" in data 6 novembre 2007...
In riferimento allo “sfogo” di Giovanni Padula, pubblicato sul giornale “Calciopiù” in data 6 novembre 2007, la società A.C. Maliseti ritiene opportuno precisare quanto segue:
1. Il sig. Padula non è stato esonerato, ma ha rimesso nelle mani del presidente una lettera firmata di dimissioni, anticipando così le probabili mosse della società che, dopo quattro pesanti sconfitte consecutive (0-5 a S.Miniato, 0-4 contro il Calenzano, 1-2 a Scarperia contro il Tre Esse, 0-6 contro lo Sporting Arno), stava valutando l’opportunità di un cambio di guida tecnica; 2. La società, attraverso i suoi dirigenti e collaboratori, nei confronti del sig. Padula (e di tutti gli allenatori che negli anni si sono avvicendati sulle panchine delle nostre squadre, portando in alto i colori amaranto) ha sempre agito con assoluta correttezza e con la massima disponibilità nell’affrontare e risolvere i problemi (logistici, organizzativi, etc) che via via si sono presentati; insinuare il contrario, oltre che falso è irrispettoso nei confronti di persone che con sacrificio mandavano avanti una società dilettantistica con oltre 320 tesserati; 3. Il sig. Padula afferma che la società A.C. Maliseti lo avrebbe indotto a dichiarare il falso davanti alla commissione giudicante presieduta dal sig. Paolo Taddei chiamata ad esaminare i deplorevoli fatti accaduti dopo la partita Maliseti-Settignanese dello scorso anno. Tale gravissima affermazione risulta assolutamente priva di fondamento oltre che diffamatoria e crediamo ci siano tutti i presupposti per aprire un’inchiesta federale. Come risulta dai verbali della commissione, il sig. Padula è stato condannato per la violazione all’art. 1 comma 1 del C.G.S., “per aver reso dichiarazioni non veritiere all’ufficio indagini e per aver assistito passivamente all’episodio di violenza avvenuto al termine della partita Maliseti-Settignanese ai danni del calciatore Pettineo da parte del calciatore Montagnolo”. Ricordiamo che il sig. Padula rischiava una sospensione da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 1 anno; il successivo “patteggiamento” è stato quindi un atto di pura benevolenza nei suoi confronti da parte degli organi federali; 4. La sibillina e criptica frase “non vedo un grande futuro per l’A.C. Maliseti” è inopportuna e presuntuosa e non meriterebbe di per sé nemmeno un commento; ricordiamo però al sig. Padula che non sta a lui sindacare sulla gestione privata di una società. In un ambiente come quello del calcio dilettantistico i toni sopra le righe sono fuori luogo: se determinati allenatori svolgessero la propria mansione con più attaccamento e più volontariato si capirebbe che mandare avanti una società sportiva è un’attività molto impegnativa, sia a livello di tempo che da un punto di vista economico. Riflettiamo quindi, prima di giudicare.
Con l’occasione l’A.C. Maliseti ringrazia “Calciopiù” per lo spazio di replica oltre che per il preziosissimo lavoro giornalistico che svolge ogni settimana.
Gianni Luca Pacini Presidente A.C. Maliseti
In risposta allo sfogo di Giovanni Padula il d.g. dell’A.C. Maliseti Simone Bardazzi scrive: Vorrei sinceramente evitare qualsiasi tipo di risposta all’amaro sfogo dell’amico Giovanni Padula, capisco perfettamente il suo stato d’animo e la sua delusione in questo momento, per questo parzialmente ne giustifico la reazione. Ma nel ruolo affidatomi due anni fa dalla società A.C. Maliseti di direttore generale responsabile dell’area tecnica mi sento in dovere di fare alcune precisazioni e di difendere il mio operato ma soprattutto quello dei nostri collaboratori, in particolar modo dei d.s. Bruno Doni e Enrico Vianello e del Prof. Fabio Montemaggi, responsabile della scuola calcio. Non entro nel merito delle Sue dichiarazioni particolarmente lesive nei confronti del Presidente Pacini, sarà Lui stesso a farlo qualora lo riterrà opportuno, e tantomeno in quello da Giovanni dichiarato di fronte alla commissione giudicante, saranno gli organi competenti a scegliere se sarà il caso o meno di approfondire la gravità delle sue dichiarazioni. Ci tengo però a precisare alcune cose, detto per inciso che non sono io “quello delle scarpe a punta e cravatte in tinta” in quanto non porto la cravatta dal lontano giorno del mio matrimonio (che caldo, era il venti di luglio…) e tantomeno “l’omo nero”, sono però uno di quelli che “arrivano alle 19:00”, poiché avendo 42 anni e non avendo maturato né l’età della pensione né tantomeno un fortunato 6 al superenalotto, sono “costretto” a lavorare per guadagnarmi da vivere e mi ritengo fortunato visto il momento di crisi che sta vivendo il lavoro nella nostra città. Poi sottolineo che questa società in cui secondo lui è stata PALESE la difficoltà nell’allestire squadre all’altezza ha ottenuto prima e mantenuto poi tutte e tre le categorie giovanili regionali, oltre ad aver vinto una Coppa Toscana di seconda categoria (192 squadre alla partenza) e una Coppa disciplina della stessa categoria (di cui mi vanto molto), ha portato una prima squadra dalla terza alla prima categoria dove tutt’ora militiamo con buoni risultati, tutto questo negli ultimi 5-6 anni, inoltre la scorsa stagione, all’esordio, abbiamo partecipato alle finali della Coppa regionale nella categoria Juniores, ma soprattutto abbiamo investito molto nel settore giovanile, l’amico Alfio Berti può essere interpellato da chiunque per conferma, e lo stesso Giovanni allenava due ottime squadre, gli Allievi B che hanno ottenuto 28 vittorie su 30 segnando oltre 150 gol, e gli Allievi regionali che hanno disputato un bel campionato senza particolari patemi d’animo. Purtroppo quest’estate abbiamo avuto maggiori difficoltà nel settore giovanile, perché le dimissioni di Alfio Berti (consegnate a me personalmente) giunte il 1° di giugno (e non di maggio… è molto diverso!) in piena campagna acquisti ci hanno messo in seria difficoltà, ed io ho massimo rispetto e gratitudine del lavoro svolto dal generoso Enrico Vianello, catapultato in una situazione che sarebbe stata difficile anche per un direttore sportivo navigato, figuriamoci per lui che era alla prima esperienza. Qualcuno pensa che sia facile completare le squadre nel mese di luglio? Ormai i giochi erano fatti. Detto questo, non è il Maliseti che ha inventato gli avvicendamenti degli allenatori, purtroppo fanno parte del calcio da sempre, quando le cose non vanno bene può succedere, mi dispiace sia capitato a Giovanni, gli auguro un sincero in bocca al lupo per la sua attività di allenatore e tutte le migliori fortune nella vita, se poi dovesse succedere quello da lui pronosticato, cioè che la nostra società non ha un grande futuro, sono sicuro che passata la rabbia Giovanni stesso sarà uno dei primi a rammaricarsene. Senza rancore,
Simone Bardazzi Direttore generale A.C. Maliseti
Postato Lunedi 12 Novembre 2007 - 10:32 (letto 1786 volte)
Le ultime notizie relative a questo argomento Fabbri: «Prova di carattere, importante muovere sempre la classifica...» (04/03/2020 - 15:54) letto 321 volte
Tutte le notizie relative a questo argomento 
|
|
|
|
|
Login |
|
|
|
|
Utenti |
|
Persone on-line:
0 amministratori
0 utenti
2 ospiti
|
|
|
|
Cerca |
|
|
|
|