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Guasti: «No al razzismo, sì all'integrazione. Il futuro del calcio è multietnico»
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Tre mesi di squalifica per insulti razzisti. Un giovane calciatore del Prato di appena 11 anni, che gioca nella categoria degli Esordienti B, è stato squalificato esattamente fino al 22 gennaio 2015 per ripetute offese razziste dalla panchina verso il direttore di gara, come si legge nel referto. L'episodio - rilanciato ieri dall'Ansa e dai principali quotidiani nazionali - è avvenuto nel corso della partita Maliseti Tobbianese-Prato. La Nazione ha intervistato il presidente del Maliseti Tobbianese Tommaso Guasti...
L'articolo a firma di Leonardo Montaleni: «IL FUTURO è dell'integrazione e del calcio multietnico. Noi al Maliseti Tobbianese ci puntiamo molto». E' un bel biglietto da visita quello del neo presidente Tommaso Guasti, ex difensore della prima squadra, che ha da pochi giorni preso il posto di Gianni Luca Pacini alla direzione della società gialloblu-amaranto. Non a caso, da uomo estremamente pragmatico, in campo ma anche fuori, Guasti ha scelto come vicepresidente Daniele Wang, il primo cinese ad entrare nel consiglio direttivo di una società di calcio dilettantistico e giovanile. «In una città come Prato che è multirazziale ci sono molti giocatori che non sono necessariamente italiani. Fra questi possono nascere anche ottimi talenti: in prima squadra, tanto per fare un esempio, abbiamo già un marocchino e un ragazzo della Costa d'Avorio - insiste Guasti - anche nel settore giovanile stiamo pian piano cercando di inserire sempre di più i tanti rappresentanti della comunità cinese presenti sul territorio. Loro vivono il calcio in maniera molto differente dalla nostra, ma con tatto e delicatezza siamo sicuri di poterli far appassionare, grazie anche all'aiuto e all'entusiasmo di Wang. Lo stesso si può dire per tutte le comunità presenti sul territorio». Mentre il nuovo consiglio si sta ancora insediando a tutti gli effetti in società, è già alta la curiosità dell'ambiente per i volti nuovi. Guasti e Wang, insieme con gli altri nuovi dirigenti, incontreranno presto le famiglie dei tesserati, per farsi conoscere e per spiegare la loro idea di società moderna e multietnica. Il Maliseti Tobbianese è una realtà composta da circa 300 calciatori tesserati: avere tutto sotto controllo e farsi conoscere in poco tempo non è semplice, ma il programma è chiaro. «Non dimentichiamo che i vivai e i settori giovanili hanno il compito importante di formare calciatori, ma anche e soprattutto uomini precisa Guasti Stiamo già organizzando dei corsi per far capire alle varie etnie come noi italiani viviamo il calcio. In futuro sarebbe bello avere allenatori ed istruttori di varie nazionalità, ma sarà un processo lento e graduale. Le nostre porte rimangono aperte per tutti: ora stiamo facendo provare il calcio a tanti giovani cinesi. Speriamo piaccia».
Postato Venerdi 24 Ottobre 2014 - 12:26 (letto 857 volte)
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