Mister Roberto Cavaliere analizza la finale di sabato... CAVALIERE: «Complimenti al Real Forte Querceta per la vittoria. Peccato, sabato potevamo fare tutti qualcosa di più, parlo per me e per i ragazzi. Siamo entrati in campo un po’ contratti, sicuramente si è vista la differenza tra una squadra che ha vinto una semifinale ai rigori, consumando tante energie non solo fisiche ma anche mentali, ed una che al 25’ del primo tempo vinceva già 3-0. Il Forte Querceta, oltre ad essere una squadra più esperta con soli due ’96 in campo, si è dimostrato più deciso fin dai primi interventi. Forse l’arbitro ha aspettato un po’ troppo ad utilizzare i cartellini, alcune entrate sono state davvero al limite. Non siamo stati mai in balia dell’avversario, ma loro hanno dimostrato di essere più carichi. Certo poi non siamo stati fortunati sull’episodio del rigore, si vede bene dalle immagini che il nostro difensore era a pochi passi dall’attaccante che tirava e che il braccio era attaccato al corpo. Nel secondo tempo siamo scesi in campo per provare a ribaltare il risultato, come spesso ci è accaduto quest’anno in campionato, ma abbiamo subito due gol in 5’ e la partita è finita. Due occasioni se vogliamo entrambe fortuite, il terzo gol è stato un errore individuale. Ma non è assolutamente il caso di buttare la croce addosso a nessuno, soprattutto a Battagliero che ci ha portato in finale con le sue parate. Abbiamo sbagliato tutti, mi ci metto anch’io che potevo scegliere un assetto tattico più coperto. La realtà è che in una finale vince una sola squadra, e che noi abbiamo fatto comunque una stagione fantastica, che resterà negli annali della società. Su 64 squadre regionali siamo secondi, quando si perde è sempre brutto, ma resta la soddisfazione per quello che abbiamo fatto. Da questo dobbiamo ripartire per programmare il futuro, per provare a riportare il Maliseti Tobbianese alle finali regionali. Non sarà facile, basta vedere come è andata quest’anno al Firenze Ovest dopo essere arrivato alle finali nazionali. Dietro abbiamo un bel ’97, ma dobbiamo vedere e capire molte cose insieme alla società, nel calcio non basta fare 1+1…» |