“L’istituto dell’affido ha un valore inestimabile e rappresenta il grado massimo della generosità, al quale la città di Prato ha sempre risposto generosamente dimostrando di essere una comunità dove la solidarietà ha ancora un valore importante”. E’ con queste parole che questa mattina l’assessore alle politiche sociali Dante Mondanelli ha introdotto “il mese dell’affido”, presentando il programma di iniziative previste allo scopo di sensibilizzare i cittadini a questa tematica..... L’affido familiare è una forma di accoglienza temporanea di un bambino o ragazzo in difficoltà, rappresenta un percorso di aiuto e di sostegno sia per il piccolo che potrà sviluppare le proprie risorse all’interno di un ambiente sicuro sia per la famiglia d’origine che potrà avere il tempo necessario per affrontare e risolvere i suoi problemi, in vista del rientro definitivo del figlio. “Ad oggi - ha dichiarato l’assessore Mondanelli accompagnato da Ivana Massi, responsabile del servizio affidi, e da Giuliana Missio, direttore dell’unità operativa di psicologia – nel solo Comune di Prato sono presenti 31 affidi part time, di cui 15 appartenenti a comunità straniere, e 80 affidi residenziali, di cui 33 stranieri. Questo per quanto riguarda solo la parte sociale dello “scheletro”, perché dobbiamo registrare purtroppo anche una forte componente di abbandono di minori con importanti disabilità, purtroppo in incremento, tra la comunità cinese. 12 ragazzi con queste caratteristiche al momento si trovano in istituto d’affido mentre 9 sono in istituto di ricovero, in strutture sanitarie. E’ un nostro dovere etico e morale - ha concluso l’assessore – oltre che giuridico, non abbandonare questi ragazzi. I costi sociali sono rilevanti (1.200 euro al giorno) e chiediamo prima di tutto al Governo, alla Regione, alla Provincia, al consolato cinese e alle associazioni impegnate nelle relazioni Italia- Cina di darci una mano. Per continuare a sostenere l’impegno di supporto verso questi minori e le loro famiglie che troppo spesso si trovano in difficoltà, anche solo di carattere culturale, e non riescono a far fronte alle problematiche che la realtà presenta loro”. Per essere una famiglia affidataria non sono necessari requisiti restrittivi. Non è determinante l’età né se si è single. E’ previsto un corso di formazione di 5 incontri serali per coloro che desiderano accogliere nella loro casa un bambino o un ragazzo in difficoltà, e una volta al mese si tiene un incontro di gruppo con gli affidatari. Il contributo per gli affidi residenziali è di 500 euro mensili mentre per i part time di 12 euro l’ora. Il programma di “Un mese dedicato all’affidamento familiare” prevede la presentazione sabato 1 ottobre alle ore 9 nel salone consiliare di palazzo Comunale e a partire dalle 10 fino alle 13 e dalle 15 alle 18 dimostrazioni di attività sportive in piazza Duomo. Prevista anche una rassegna cinematografica riguardante il tema dell’affido al Cinema Borsi alle 21,15 nei giorni di lunedì 3 -10 – 17 e 24 ottobre, a cui seguirà dibattito. Infine, in collaborazione con Unicef e l’assessorato alle Pari opportunità avranno luogo veri e propri incontri tematici durante tutta la giornata di venerdì 14 ottobre: “Prendersi cura dei bambini..uno sguardo nelle culture” alla Biblioteca Lazzerini alle 10 e “L’affidamento nelle culture” al laboratorio del tempo alle ore 16. Infine previsto uno spettacolo di danze orientali, tradizionali e popolari del sud Italia. Articolo preso integralmente da: http://www.notiziediprato.it/2011/09/scatta-il-mese-dellaffido-una-campagna-per-sensibilizzare-le-famiglie-a-prato-riguarda-piu-di-100-bambini/ |