| Ancora episodi di violenza alla Dogaia. Oggi nella Casa Circondariale di Prato si è verificato l’ennesimo atto di violenza che ha coinvolto un sovrintendente di polizia penitenziaria che nel dividere due reclusi che si picchiavano, nei cortili dei passaggi del reparto media sicurezza, è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso che ha diagnosticato una frattura alla spalla con una prognosi di 30 giorni....... Lo denuncia il sindacato Uil Pubblica amministrazione che torna a ribadire la situazione esplosiva del carcere di Prato, di recente balzato agli onori della cronaca per il suicidio di un detenuto, altri 5 tentativi di suicidio, oltre a varie aggressioni agli agenti. “Al collega coinvolto nella vicenda – si legge nella nota del sindacato – va tutta la nostra solidarietà e vicinanza auspicando una pronta guarigione. L’evento odierno, si connota all’interno di un piano di insostenibilità della struttura che non riesce a far fronte al continuo aumento della popolazione detenuta. Allo stato sono presenti di circa 730 detenuti per una capienza tollerabile di 480. Di contro assistiamo ad una costante riduzione del personale di polizia penitenziaria rispetto all’ organico previsto”. “Da tempo – prosegue il comunicato – la Uil denuncia le gravi condizioni di difficoltà lavorativa del personale di polizia penitenziaria all’interno delle carceri, tra cui quella di Prato che ha raggiunto i livelli massimi di insostenibilità, il personale per garantire l’ordine e la sicurezza all’interno della struttura è costretto ad espletare turni di 8-9 ore al giorno con un monte ore di straordinario mensile di circa 50-60 ore pro-capite con le logiche conseguenze di un plus di stress psico-fisico”. Articolo prelevato dal sito www.notiziediprato.it |