| Riorganizzazione dei servizi socio-sanitari in Toscana: le ricadute che si potrebbero avere sull\'area pratese. Gentilissime redazioni cittadine,l\'11 sera si è svolto presso la Circoscrizione Ovest, l’incontro con i cittadini promosso dall’assessorato al Sociale del Comune di Prato per presentare ai cittadini il nuovo modello sanitario previsto dalla Regione Toscana,....... promosso dall’assessorato al Sociale del Comune di Prato, presenti l’assessore Mondanelli , il direttore generale dell’asl Cravedi e il sottoscritto.L’assemblea ha visto la partecipazione di molti cittadini che hanno ascoltato con molta attenzione gli interventi di Mondanelli e di Cravedi che hanno risposto in modo esauriente alle domande poste dai presenti.Su molte cose dette mi trovo d’accordo con le preoccupazioni espresse dal Mondanelli, penso che Prato nel campo sanitario sia un’eccellenza, è una delle poco ASL che non è in deficit, e quindi sono perfettamente favorevole che a Prato venga riconosciuto:- la centrale del 118 , considerato che non è prevista nel nuovo ospedale, e che la regione Toscana individua in soli 250 mq, si potrebbe collocarla sia nel vecchio ospedale che in proprietà del comune;- IL Polo Oncologico che potrebbe essere collocato negli spazi lasciti liberi dal vecchio ospedale;- Valorizzazione delle associazioni sul territorio e delle cooperative sociali attribuendo alle stesse l’assistenza alla persona ed evitare la gara europea dei servizi alla persona;- Per l’assistenza domiciliare bisogna adeguare il personale e quello dei distretti socio sanitari ai parametri regionali previste per le cure palliative.- Cure intermedie considerato che la Regione prevede la possibilità di ricoveri brevi creare sul territorio le case della salute con medici di medicina generale e specialisti.Tutte queste richieste devono superare, se ci fossero, tutti quei problemi di carattere politico, in quanto si tratta della vita delle persone , il diritto dei cittadini a ricevere un servizio sanitario in grado di rispondere meglio ed efficiente alla loro salute. Grazie Giovanni Mosca |